Casa Besta

Una dimora signorile a Brusio

La Casa Besta è un edificio signorile situato nella parte meridionale del borgo di Brusio. Collocata a margine della vecchia strada che attraversava il borgo e inserita in una schiera di case rurali perpendicolare all'asse nord-sud della valle, la Casa Besta sorse come abitazione rurale con ogni probabilità prima del 1600.
Tra il 1700 e il 1730 circa la vecchia casa contadina fu ristrutturata e divenne una dimora signorile. Michele Marlianici, discendente di una nobile famiglia sondriese passata alla Riforma, e la moglie Catarina Planta, del ramo di Samedan di uno dei più influenti casati grigioni, furono i committenti dell'opera.

Pochi decenni dopo la casa passò per via ereditaria alla famiglia Besta. All'inizio dell'Ottocento fu acquistata dalla famiglia brusiese dei Trippi, che a sua volta la vendette nel 1899 al Comune di Brusio. Il comune ne fece la sua sede fino al 1962. Nel 2000, dopo decenni di abbandono, la Casa Besta è stata restaurata e riaperta al pubblico.

All'esterno, solo pochi elementi testimoniano le caratteristiche signorili dell'edificio. Il portone d'ingresso a sud, incorniciato da stipiti e architrave in pietra verde, è sormontato da una finestra bifora, con davanzale in pietra scura. A sinistra del portone si trova una panchina in pietra dai piedi lavorati. Sul tetto sorge un comignolo a torretta.

Più marcati invece i connotati signorili all'interno della casa. Da ricordare in particolare la sala - oggi detta sala del consiglio - al primo piano, foderata in legno e dal soffitto riccamente decorato, la saletta al primo piano sormontata da una raffinata decorazione a stucco, raffigurante gli stemmi delle familie Planta e Marlianici, e le camere e il salottino del secondo piano.

Dopo il restauro, la Casa Besta ospita, oltre al centro di documentazione della Società Storica Val Poschiavo, il museo etnografico e dei vini, gli archivi comunali e di Circolo, la biblioteca comunale, una delle sedi della Pro Grigioni Italiano, sezione Valposchiavo, una sala multiuso e gli uffici di Circolo.

Sulla Casa Besta di Brusio è stata pubblicata una monografia* che può essere ordinata, al prezzo di 45 franchi o 30 euro, presso la SSVP.
 

Bibliografia:

*Dario Monigatti, Andrea Tognina, Diego Giovanoli, Daniele Papacella, Brusio e la Casa Besta: una dimora signorile nel suo contesto storico e architettonico, Brusio, Casa Besta / Società Storica Val Poschiavo, 2007

Diego Giovanoli, «La Casa Besta di Brusio», Quaderni Grigionitaliani, 1 (2001), pp. 53-64

Erwin Poeschel, Die Kunstdenkmäler des Kantons Graubünden, vol. 6: Puschlav, Misox, Calanca, Basel, Birkenhäuser, 1945, pp. 18-19

Andrea Tognina, «Protestanti valtellinesi a Brusio», Voce evangelica, giugno 2002

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Il Centro di documentazione sulla storia della Val Poschiavo è ospitato in un locale al terzo piano della Casa Besta a Brusio.

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